C'era una volta la democrazia - Visione 07/2023
carne, lingua e cuore di suino, sale, salsa di peperoncino, pepe nero, vino, aglio
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La
democrazia e il concetto di partecipazione sono due miti fondativi della cultura dell’intero Occidente. Col tempo, però, queste forme sono divenute involucri vuoti o puri espedienti retorici, con la conseguenza di rendere i cittadini sempre più degli spettatori passivi dei processi storici e sociali. La sovranità, infatti, non appartiene più al popolo, ma ai grandi potentati economici, che indicano ai politici, divenuti meri burattini delle élite tecnocratiche, le priorità che dovranno abbracciare e imporre alle masse. Senza la presenza di corpi intermedi, la cosiddetta “democrazia liberale” si è trasformata, così, in un guscio vuoto, una parata che si ripete stancamente ogni cinque anni, per fare finta di dare un peso alle aspettative di cittadini, già sostanzialmente degradati al ruolo di muti sudditi. È possibile oggi ridare un senso alla parola “democrazia” e, con essa, fondare le basi di un nuovo protagonismo popolare?